STORIA

CHI SIAMO

Associazione Sportiva Dilettantistica ARCA – Tra Sport e Solidarietà 

Settembre 2024, a più di 20 anni dall’inizio dell’attività, ripercorriamo la nostra storia guidata dall’entusiasmo di lavorare insieme. Il proposito che guida è ben rappresentato dal motto del Judo, la disciplina dei soci fondatori: “Il miglior impiego dell’energia fisica e spirituale attraverso amicizia e mutua prosperità”.

Nata come associazione sportiva e culturale, l’Arca si propone di promuovere una visione dello sport come mezzo per vivere quotidianamente il benessere; viene infatti proposta una versione dello sport che si prende cura di corpo mente e anima.

LA STORIA del PROGETTO

Attualmente Arca è un'ASD, cioè un'associazione sportiva dilettantistica e, a quasi 25 anni dalla redazione dell'atto costitutivo, è in attesa di acquisizione della personalità giuridica. La storia dell'attività dell'associazione ha origine con il coinvolgimento delle istituzioni pratesi che, dal 2002 al 2009, hanno offerto la sede a titolo gratuito nella zona di Coiano. Quando la convenzione economica cessò, nacque una vera e propria sfida che ha fatto crescere l'impegno e la soddisfazione per la conquista dell'autonomia. Questo ulteriore radicamento si mantiene grazie al volontariato degli organizzatori e continua a proporsi col medesimo spirito di interdipendenza e di condivisione.

LA FILOSOFIA dell’ARCA

Per l’Associazione Sportiva Dilettantistica ARCA la promozione dell’attività fisica è l’educazione ad un diritto dei cittadini di tutte le età e categorie sociali.
In quanto diritto, l’attività sportiva deve essere accessibile a tutti, nel rispetto delle aspirazioni e delle capacità di ciascuno.

Lo sport è un fenomeno socialmente rilevante, poiché costituisce un elemento irrinunciabile della dimensione educativa, per il ruolo che esso svolge nella formazione del fanciullo e dell’educazione continua degli adulti, infatti si fonda su valori sociali, educativi e culturali essenziali: dal perseguimento di un benessere individuale si accede a quello di una comunità che mette in luce valori condivisi di rispetto di sé e del prossimo.

La dimensione associativa dello sport costituisce un’importante risorsa di relazione e interazione sociale, una preziosa esperienza di democrazia, partecipazione e corresponsabilità.

Nel rispetto delle finalità istituzionali, l’associazione pone attenzione a recuperare i saperi e le esperienze di ognuno e a migliorarne l’utilizzabilità, nella prospettiva di una dignità civile integrata ed espressa, anche in senso creativo.

Contro le situazioni di debolezza e vulnerabilità sociale, l’associazione enfatizza l’esperienza dell’interdipendenza, tesa alla costruzione di una rete tra le persone in essa coinvolte a vario titolo ed in genere tra tutta la cittadinanza.

Nella filosofia di lotta in difesa del più debole l’Associazione ha nel tempo sempre garantito i propri servizi anche a chi ha bisogni speciali e, in particolare, agli utenti inviati presso l’Associazione da Enti e Istituzioni quali, ad esempio, i Servizi Sociali dell’ Asl, l’U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ma anche di Fisioterapia e Neurologia.

Per l’Associazione il diritto allo sport è parte integrante del diritto alla salute in quanto lo sport assolve una preziosa funzione sanitaria a beneficio di tutti: tutela la salute ed è fattore di prevenzione contro le malattie fisiche e il malessere psichico.

Dunque negli anni si è venuto spontaneamente a conformare un luogo di aggregazione sia per i giovani, i quali trovano nell’Associazione e nella pratica sportiva un punto di riferimento e di sostegno nella maturazione personale, sia per gli anziani, ai quali vengono proposti percorsi di attività fisica per il mantenimento del proprio benessere fisico e psicologico.

L’attività è pensata per la massima inclusione e offre percorsi anche destinati a persone diversamente abili.

Il coinvolgimento dell’Arca in progetti istituzionali è un importante fiore all’occhiello, come dimostrano i vari interventi in convegni fra cui: “Dipendenze e terapie complementari tra sperimentazione ed esperienza” 2004, “Dalla testa ai piedi. L’uso del corpo nel disagio” maggio 2006; “Tra cielo e terra” giugno 2006. Fondante è l’impegno concreto sul territorio attraverso le collaborazioni con l’Azienda Usl 4 di Prato fino all’importantissimo progetto di Attività Fisica Adattata Speciale “Rimettersi in cammino”, destinata a persone con esiti stabilizzati di patologie neurologiche e cardio vascolari. Questa iniziativa è stata sovvenzionata dalla Regione Toscana dal 2008 al 2011 e ha prodotto una collaborazione concreta e continuativa con l’Ospedale di Prato. Nel maggio 2013 è stato svolto un intervento e  nel corso del convegno “Muoversi essere parte attiva nelle scelte della salute” organizzato dalla Società della Salute, Ordine Provinciale dei Medici di Prato e Comune di Poggio a Caiano.

Oggi questo settore si è ancor più sviluppato ampliando l’offerta ad ambiti specifici quali il Morbo di Parkinson e la fibromialgia.

Dall’esperienza di questi anni è nato anche un libro scritto dalla conduttrice, la dottoressa Elena Cavaciocchi “Ripararsi – Visioni per la riabilitazione ai tempi della trasformazione”  Enea Edizioni 2022.

Questa impostazione, nel corso degli anni, ha attirato l’attenzione di docenti universitari, tanto che l’Associazione è stata citata (pg 98) nel volume “Vibrazioni nella forza” edito da La Meridiana nel 2007 a cura del Professor Sergio Raimondo che lo ha presentato in sede di congressi internazionali.

 

“[…] il contributo di Luciano Gradi [socio fondatore e più volte Presidente dell’Arca ndr] alla società civile non si è esaurito con l’avvio del judo nella UISP. L’esperienza maturata nell’ambiente delle discipline orientali e il carisma della sua figura lo hanno condotto a presiedere l’ Arca, una società sportiva che dal 2002 ha ottenuto dal Comune la gestione di un’ampia palestra dove si dedica una particolare attenzione tanto alle discipline orientali che alle attività in campo sociale. Il centro, infatti, offre un’ampia gamma di discipline orientali, dalle arti marziali alle tecniche di benessere e di espressività corporea, ma funziona anche in collaborazione con l’autorità sanitaria pubblica nell’assistenza alle persone diversamente abili e nel recupero di varie forme di disagio.

Gli insegnanti delle varie attività sono anzi ammessi nell’Arca solo se dimostrano piena disponibilità ad accogliere nei loro corsi i soggetti affidati all’associazione dai servizi sociali e sanitari. Inoltre, mentre i numerosissimi bambini sono seguiti da insegnanti formati anche sul piano psicopedagogico, i meno abbienti trovano comunque modo di praticare grazie all’accantonamento dei ricavi delle attività.

I dirigenti dell’Arca svolgono infatti la loro opera del tutto gratuitamente, cosicché i guadagni sono anche utilizzati per finanziare opere sociali nei paesi poveri e adozioni a distanza.

Lo spazio è a disposizione delle associazioni di volontariato della circoscrizione, tanto che si può pensare all’Arca come un agorà più che ad una palestra, non solo perché accanto alle attività motorie si tengono corsi e incontri culturali, ma perché è un luogo dove i cittadini possono incontrarsi per discutere, per gestire insieme socialità e per stringere reti solidali.[…]”

I riconoscimenti nelle competizioni delle discipline marziali tradizionali, in particolare nei Campionati Nazionali Uisp di Judo e in altre gare di Karate Shotokan con la FIJLKAM e Kung Fu, hanno dimostrato che è possibile coltivare uno spirito agonistico in un contesto di rispetto reciproco e collaborazione sociale senza scadere nello scontro ma nell’esperienza di incontro che anticipa le regole delle relazioni fra pari; una scuola di vita.

L’ATTIVITÀ

L’associazione promuove sul territorio attività sportive dilettantistiche quali:

  • discipline orientali per adulti di ogni età e bambini;
  • ginnastica per tutte le età;
  • ginnastica finalizzata alla salute e al fitness;
  • vari tipi di danza.

LE FINALITÁ STATUTARIE

Tra le finalità, oltre alle attività sopracitate, l’Associazione Sportiva Dilettantistica ARCA ha “ … particolare attenzione alle persone svantaggiate a causa delle loro condizioni fisiche, psichiche, sociali e familiari; promuove l’azione sociale e la formazione extrascolastica della persona, valorizzando le iniziative che siano in grado di favorire atteggiamenti e comportamenti attivi utilizzando i mediti del libero associazionismo[…]; organizza manifestazioni sportive e culturali, di propaganda annessa, convegni, congressi, simposi e simili a carattere nazionale ed internazionale; può svolgere attività ricreativa, didattica in materie sportive, culturali, naturali, ecologiche e di altro interesse comune. L’Associazione ricercherà modi di confronto con le forze presenti nella società, con le Istituzioni Pubbliche, con gli Enti locali, sportivi, medici, culturali e turistici per contribuire alla realizzazione di progetti che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale dell’attività del tempo libero dello sport e della salute […]”.

Matilde Cavaciocchi (Presidente)

Luigina Marinai (Vice Presidente)

Caterina Guadagno

Elena Cavaciocchi

Le professionalità coinvolte 

L’Associazione Sportiva Dilettantistica ARCA si avvale, per la realizzazione dei propri progetti ed attività, di personale qualificato.

Tra i dirigenti emerge subito il livello di competenza.

  • Matilde Cavaciocchi, Presidente dell’Associazione, insegnante e tecnico UISP, M° di Judo VII Dan e istruttrice di Difesa Personale. Per la UISP, tecnico Regionale e Nazionale di Judo; responsabile della formazione regionale e membro del Comitato Scientifico Nazionale Ado (Area discipline orientali) per l’Area Psicopedagogica. Coordinatrice della Commissione Attività Giovanile del settore nazionale Judo e formatrice su territorio nazionale.

Già praticante di Ken Jutsu e Iaido-Battodo, diploma di Counselor Biosistemico®. Coltiva da anni l’aspetto terapeutico e educativo delle Arti Marziali circa il quale organizza periodicamente conferenze: “Il gioco della complessità tra mente e corpo nelle discipline orientali ed il valore educativo delle Arti Marziali” a cura del dottor Mario Santini il 12 aprile 2003 e il “II° incontro sulla didattica dell’ attività sportiva nell’ età evolutiva” col dr. Mario Santini e il Prof. Serafino Rossini il 2 ottobre 2004. Ha ideato e condotto insieme alla prof.ssa Annamaria Cappelli, il ” progetto di formazione per una gestione consapevole della forza e del contatto corporeo” rivolto a insegnanti ed educatori a contatto con ragazzi discinetici e/o con problematiche relative all’ aggressività “.

Coinvolta nella attività nelle scuole per la diffusione del Judo e del gioco-lotta e in progetti Arteterapia e Movimento Espressivo anche con diversamente abili per promuovere la qualità dell’integrazione scolastica di soggetti con disagio e/o disabilità (Montemurlo 2003, Datini 2004, Filzi 2005, Bartolini di Vaiano, Mazzoni, Zipoli, Centro Integrazione Gandhi 2007-2008, Istituto Comprensivo Gandhi 2008, Scuola di Vergaio 2008). Ha ideato e partecipato al progetto “I giochi dei genitori” 2006, con Caterina Guadagno, Elena Cavaciocchi e Sauro Lascialfari e al Seminario esperienziale “Crescere in un mondo difficile. L’introversione e le problematiche di comunicazione nel frangente didattico” 2009 . Partecipazione al progetto “Proteggersi e prendersi cura” 2024 con insegnati di sostegno e curricolari delle scuole d’Infanzia, Primarie e Secondarie di I e II grado.

Ha pubblicato “Il grande libro del Judo” ed. Giunti. I suoi lavori e studi sono reperibili sul sito www.matildecavaciocchi.net .

  • Caterina Guadagno, segretaria dell’associazione, diplomata in Counseling Biosistemico® ed esperta in psicoterapia transgenerazionale. Collabora nel coordinare le attività sociali dell’ Associazione; ha collaborato con M° Matilde Cavaciocchi nell’ambito delle esperienze di judo destinato ai bambini, ken jutsu per il Centro di Solidarietà CEIS e nel “Progetto rivolto a insegnanti di sostegno ed educatori” .

Con Barbara Noci per l’ attività di arteterapia coi ragazzi a rischio nel 2003-2004; è stata responsabile del “Progetto multidisciplinare per persone differentemente abili” dal 2003. Coinvolta nella attività nelle scuole per la diffusione del Judo e del gioco-lotta e in progetti Arteterapia e Movimento Espressivo anche con diversamente abili per promuovere la qualità dell’integrazione scolastica di soggetti con disagio e/o disabilità (Montemurlo 2003, Datini 2004, Filzi 2005, Bartolini di Vaiano, Mazzoni, Zipoli, Centro Integrazione Gandhi 2007-2008, Istituto Comprensivo Gandhi 2008). Ha collaborato col Comitato Provinciale C.O.N.I. di Prato nel progetto denominato ”Educazione attraverso lo sport anche per il recupero e l’ integrazione nelle aree urbane” nel 2004 per la diffusione nelle scuole del gioco-lotta propedeutico al Judo.

Ha ideato e partecipato al progetto “I giochi dei genitori” 2006, con Matilde Cavaciocchi, Elena Cavaciocchi e Sauro Lascialfari e al Seminario esperienziale “Crescere in un mondo difficile. L’introversione e le problematiche di comunicazione nel frangente didattico” 2009.

Dal 2010 educatrice nella realtà steineriana dell’Associazione Amaltea di Prato, esperta in pedagogia curativa antroposofica.

  • Dottoressa Elena Cavaciocchi, psicoterapeuta, già operatrice presso il Centro Psycheros. È coinvolta in progetti di “Movimento rilassamento per disabili”; “Danza espressiva”; percorsi con cadenza mensile “l’Anima in Movimento” e percorsi di 12 incontri di “Training autogeno”. Attiva nelle scuole con progetti di Movimento Espressivo anche con diversamente abili per promuovere la qualità dell’integrazione scolastica di soggetti con disagio e/o disabilità (Montemurlo 2003, Datini 2004, Filzi 2005, Bartolini di Vaiano, Mazzoni, Zipoli, Centro Integrazione Gandhi 2007-2008, Istituto Comprensivo Gandhi 2008, Scuola di Vergaio 2008). Si occupa di formazione di operatori nel campo sociale e scolastico. Ha collaborato al progetto “I giochi dei genitori” 2006 promosso in tutti gli istituti scolastici della Provincia di Prato, con Caterina Guadagno, Matilde Cavaciocchi e Sauro Lascialfari.

Ha ideato e condotto il laboratorio esperienziale “Crescere in un mondo difficile. L’introversione e le problematiche di comunicazione nel frangente didattico” 2009 in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Prato con il Dr. Manetti. Dal 2007 conduce il Progetto “Rimettersi in Cammino – Attività Fisica Adattata Speciale” destinato a persone con disabilità motoria grave permanente e i loro carers, in collaborazione con l’Azienda USL 4, fino al 2011 finanziato dalla Regione Toscana. Tale importante progetto, fiore all’occhiello dell’Associazione, continua ancora oggi, come testimoniato nel maggio 2013 in occasione della partecipazione al convegno “Muoversi essere parte attiva nelle scelte della salute” organizzato dalla Società della Salute, Ordine Provinciale dei Medici di Prato e Comune di Poggio a Caiano.

Il progetto è stato attuato esclusivamente presso l’Associazione Arca per ripristinare salute e voglia di vivere nelle persone con alta disabilità che necessitano di un ausilio per muoversi; persone colpite da stroke o altri eventi debilitanti che apportano una disabilità acquisita.

Altri percorsi AFA specifici sono nati per fibromialgia e Parkinson. 
Autrice del volume “Ripararsi – visioni per la riabilitazione ai tempi della trasformazione” pubblicato nel 2022 edizioni Enea. 
Nel 2012 partecipò all’ideazione ed alla fondazione di un gruppo di Auto-Aiuto “On The Road again”. 
I suoi lavori sono reperibili su https://www.elenacavaciocchi.net

PARTNER E COLLABORAZIONI NEGLI ANNI 
Il radicamento territoriale dell’Associazione si è realizzato anche tramite la collaborazione che si è svolta negli anni con le istituzioni territoriali quali la Circoscrizione Prato Nord e l’ A.S.L., in particolare con Dipartimento Tecnico Salute Mentale U.O. Psicologia Azienda U.S.L. 4 di Prato (con la quale ha firmato un protocollo di intesa in materia di sostengo a soggetti a disagio mentale).

L’ Associazione collabora, inoltre, con altre realtà non-profit sul territorio, molte delle quali usufruiscono o hanno usufruito dei locali dell’Associazione.

Fra queste ricordiamo
l’Oami (casa famiglia per malati impediti), la Polisportiva Aurora, la Cooperativa Alice coi bambini di Azimut e Nadir, La Nara (centro di accoglienza delle donne maltrattate), Il Ceis di Prato (centro di solidarietà che accoglie la comunità per il recupero di tossicodipendenti ), PAMAT (Centro prevenzione abuso minori), Istituto Santa Rita da Cascia (in particolare con gli utenti del Centro Politano che accoglie ragazzi e adulti autistici), l’Humanitas, Associazione La Teca, l’Associazione Rotelle Attive di Sauro Lascialfari, la Piccola Cooperativa a r.l. ONLUS “NORIA”, l’ Associazione Società dell’ Ascolto, Associazione per lo Studio del Metodo Feldenkrais® il Comitato Insegnanti Precari, il Trofeo Città di Prato, l C.O.N.I. , l’Associazione Amaltèa che promuove l’antroposofia a Prato, l’ Associazione Becheroni che accoglie persone diabetiche, l’Associazione ReikInsieme, l’Associazione Surya, La Forza di Gió – odv (associazione di promozione e raccolta fondi per il reparto di neuro-oncologia del Meyer)

Oltre a collaborazioni su progetto con:

Percorsi d’Arte asd, l’ Associazione Shiatsu Ki-Shen; Associazione Sportiva Dilettantistica Percorsi d’Arte; l’Associazione Società dell’Ascolto; Scuola Sperimentale di Fotografia di Prato; Associazione Noi e il Parkinson; Cooperativa Sarah Prato.

RINGRAZIAMENTI

Un ringraziamento speciale alle tante persone che hanno contribuito alla nostra storia, fra questi:

Maestri di Judo 
M° Cesare Barioli 
M° Yamamoto Shiro 
M° Nicola Tempesta 

Maestri danzatori 
Traut Faggioni 
Maria Fux 
Stefania Guerra Lisi 
Paola del Cucina

Guide ispiratrici 
Ennio Saccenti 
Dr. Mario Santini 
Prof. Serafino Rossini 
Ruthy Alon 
Richard Biancalani 
Jerome Liss e Rita Fiumara

… e naturalmente un GRAZIE QUOTIDIANO allo staff, al consiglio direttivo in carica e ai soci fondatori, che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto.