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>>> ATTIVITÀ >>>
Discipline orientali |
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>>> Karate
Do Shotokai |
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Il Karate – Do
Shotokai è stato
fondato dal Maestro
Gichin Funakoshi
insieme agli allievi
che più gli erano
vicini soprattutto
nell’impostazione
mentale e nelle
finalità.
Infatti sappiamo che
lui non ha mai
considerato il
Karate uno sport ma
un metodo sia di
difesa che un modo
per conoscersi più a
fondo e rafforzare
le nostre energie
fisiche e
spirituali.
Il lavoro del
Maestro Funakoshi è
stato proseguito dal
suo allievo e
assistente Maestro
Shigeru Egami che
nella sua evoluzione
ha creato una
tecnica più morbida,
fluida, con
continuità dei
movimenti che ci
permette di non
interrompere il
flusso di energia
vitale (KI in
giapponese) e questo
ci aiuta a percepire
la relazione che c’è
tra questa energia
di carattere
spirituale ed il
corpo, che basa il
suo movimento e
quindi l’efficacia
delle tecniche sulla
forza vitale di
questa energia. |
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Questo metodo è
stato introdotto in
Italia ed in Europa
dal Maestro Tetsuji
Murakami e noi
seguiamo la sua
scuola.
Ogni allenamento
comincia con la
ginnastica che in
giapponese si chiama
TAISÒ.
Questa serve sia
come fase di
riscaldamento ma
anche soprattutto
come preparazione
fisica alla pratica
del karate-Do. Con
questa fase
preparatoria
tendiamo a rendere
le articolazioni più
flessibili e perciò
i movimenti del
corpo più elastici,
facilitando
l’esecuzione delle
tecniche.
Con questo lavoro
preliminare
otteniamo già un
primo importante
risultato che è
quello di avere una
buona forma fisica e
quindi un corpo in
buona salute. Questa
fase in una normale
seduta di
allenamento di due
ore dura circa
mezz’ora. |
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Solitamente nella
fase successiva lavoriamo sul
KIHON che significa tecnica di
base, questa parte è molto
importante perché è attraverso
la ripetizione delle varie
tecniche che riusciamo a
sentirle veramente nostre e
renderle perciò efficaci.
La pratica del karate-Do
Shotokai è caratterizzata da
movimenti fluidi senza usare
contrazioni muscolari, questo
permette all’energia di fluire
liberamente senza blocchi.
L’idea di base è di muoversi in
modo naturale focalizzando
l’energia nella mano, nel piede
oppure in qualunque parte del
corpo utilizzata per eseguire la
tecnica di difesa oppure di
attacco, senza però bloccare la
dinamica del movimento.
Un’altra parte fondamentale del
nostro lavoro è lo studio dei
KATA.
La parola Kata significa
letteralmente (forma perfetta).
Ogni kata è formato da una
sequenza più o meno lunga di
tecniche di attacco e di difesa.
Ogni Kata è diverso dagli altri
ha le sue tecniche e i suoi
ritmi di esecuzione.
I Kata rappresentano la
tradizione del Karate-Do, sono
dei libri viventi che si leggono
con il corpo e con la mente;
sono stati trasmessi attraverso
le generazioni e perciò tesori
da custodire e tramandare.
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Maestro Gichin
Funakoshi |
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La parte conclusiva
riguarda il KUMITÈ, cioè l’applicazione
delle tecniche di combattimento. Una forma
di combattimento convenzionale si chiama
MIDARÈ, nel quale l’attaccante esegue delle
tecniche senza interruzione dei movimenti
mentre il difensore evita questi attacchi
sintonizzandosi con il ritmo
dell’attaccante. Questo lavoro permette di
allenare il corpo a muoversi in modo rapido
e fluido e può essere eseguito su uno o più
avversari. |
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